L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un approccio psicoterapico sviluppato a partire dal 1987 negli Stati Uniti da Francine Shapiro.
Anche l’EMDR affronta un evento disturbante in modo olistico, cioè nelle sue componenti comportamentali, cognitive, interpersonali, emozionali, viscerali e ciò è molto utile ed importante. Oggi viene applicato in tutto il mondo con persone che soffrono di problemi psicologici.
L’EMDR si rivolge a tutti: neonati, bambini, adolescenti e adulti. Inizialmente questo metodo veniva impiegato con persone traumatizzate (violenza fisica e psicologica, abusi sessuali, gravi incidenti, morti traumatiche, gravi malattie, catastrofi naturali, guerre, attentati). Oggigiorno la sua applicazione si è estesa a molti altri ambiti della psicoterapia: infanzia difficile dovuta a trascuratezza, abbandoni, separazioni precoci, aborti, lutti, problemi professionali, ecc.
Questi disagi possono compromettere la buona qualità di vita delle persone e provocare reazioni come irritabilità, ansia, fobie, attacchi di panico, incubi, insonnia, isolamento, depressione, irrequietezza, disturbi psicosomatici, problemi di concentrazione, disturbi del comportamento alimentare, ecc.
Nell’EMDR la patologia è vista come informazione immagazzinata in modo non funzionale e si ipotizza che ci sia una componente fisiologica in ogni disturbo o disagio psicologico. Quando avviene un evento “traumatico” viene disturbato l’equilibrio eccitatorio/inibitorio necessario per l’elaborazione dell’informazione; questo provoca un “congelamento” dell’informazione nella sua forma ansiogena generale (nello stesso modo in cui è stato vissuto), cosicché l’informazione “congelata” e racchiusa nelle reti neurali non può essere elaborata e quindi continua a provocare patologie come il disturbo da stress post traumatico, l’attacco di panico, le fobie specifiche (es.: ascensore, aereo, ragni, cani, serpenti, ecc,), le fobie sociali, l’ansia generalizzata, l’ipocondria, le depressioni, i disturbi del comportamento alimentare, i disturbi sessuali, i disturbi dissociativi e di personalità, i disturbi da dimorfismo corporeo (preoccupazione riguardante un difetto presunto o sopravvalutato dell’aspetto fisico), i disturbi psicosomatici, i problemi di concentrazione, ecc.
Negli ultimi 20 anni è stato realizzato un grande lavoro di ricerca e di sperimentazione per validare l’EMDR come metodo terapeutico efficace dal punto di vista scientifico e questa validazione è arrivata da due fonti: l’American Psychological Association e l’International Society for Traumatic Stress Studies. Attualmente le tecniche di neuroimaging dimostrano l’efficacia di questo tipo di psicoterapia con la possibilità di vedere il cambiamento a livello cerebrale prima, durante e dopo il trattamento EMDR.